Il progetto prevede la realizzazione di due palazzine da tre piani poste ai bordi dell’abitato di Origgio, piccolo comune tra Saronno e Arese, a poca distanza dalla periferia nordovest di Milano e in prossimità di un importante snodo autostradale (Mi-To, Mi-Va-Laghi, Mi-Co-CH).
Una solida casa di pianura e una palazzina di città si guardano attraverso il giardino pubblico.
Due edifici, differenti per forma e colore cercano così di dialogare tra loro:
– uno, più urbano, di colori chiari e tenui, disposto in fregio a via Marconi; una scala centrale distribuisce sei appartamenti per piano; il volume è articolato in corpi di fabbrica che interrompono l’aspetto tozzo e tarchiato comune alle palazzine di tre piani realizzate nell’ambito della legge 167;
– verso l’interno del lotto, invece, una casa più “da campagna”, con una planimetria a “c” posta a definire una corte aperta. L’intonaco è giallo intenso; la corte parzialmente loggiata (con quei ballatoi che in Lombardia ancora uniscono la tradizione urbana a quella rurale); verso il parco un lungo frastagliato fronte, tenuto unito alla quota della gronda da un esagerato e ombroso sporto del tetto (ricordando forse alcune case di Adalberto Libera?).
La scelta della copertura a falde e i materiali tradizionali (intonaco colorato in pasta e basamento in cemento grigio con fughe orizzontali secondo una vecchia tradizione milanese) vorrebbero alludere ad un tempo più lento e pacato.
Una scelta precisa per questa pianura urbanizzata, sospesa tra una ricca ed evoluta agricoltura e gli scenari postindustriali di ormai silenziosi capannoni dismessi.
The project was based on the building of two three-storey apartment blocks in a residential area of Origgio, a small town between Saronno and Arese, a short distance from the northwest outskirts of Milan and close to an important motorway junction (Mi-To, Mi-Va-Laghi, Mi-Co-CH). A solid valley-house and a city block look across at each other over the public gardens. Two buildings, different in shape, and colour, communicating with each other: - one, more urban, with light, clear colours, along via Marconi, a central staircase lays out six apartments per floor, the volume is structured in seperate buildings which interupt the stocky, pressed aspect which is common to the three-storey buildings constructed under the Law 167 . On the inside of the lot is a more ‘country-style’ house, with a C layout and open courtyard. Painted a bright yellow, the court is partially porticoed ( with those typical balconies which in Lombardy still unite the urban and rural traditions). Towards the park is a long, irregular front, kept together by a protruding roof giving generous shade ( recalling some houses by Adalberto Libera?). The choice of the gabled roof and traditional materials alludes to a different era, slower and more peaceful. A precise choice for this urbanized plain, balanced between a rich and evolved agriculture and postindustrial landscapes of abandoned warehouses.